La moglie di Lot
Poesia di Wisława Szymborska
Dicono per curiosità. Ho guardato indietro, è vero. Non pensano neppure che potessi avere altri motivi: il rimpianto di una coppa d’argento lasciata nella mia casa di Sodoma. La voglia di non vedere più il mio probo marito che mi camminava davanti. La voglia di verificare se si sarebbe fermato, qualora fossi morta (non si fermò). La disubbidienza degli umili. La speranza che Dio ci avesse ripensato, e non facesse morire migliaia di innocenti. La solitudine e la vergogna di fuggire così di nascosto. Ma forse fu solo un colpo di vento che mi sciolse i capelli e che istintivamente mi fece girare la testa. È possibile che io sia caduta, e poi divenuta di sale con il viso rivolto alla città.