Ultima speme
Poesia di Vincenzo Cardarelli
La nostra misera gloria è una pingue colonia per il vorace appetito dei nostri nemici. I vermi già ci divoran da vivi. E tra poco di noi non rimarrà che il lor rifiuto : l’ultima, imponderabile materia che in aria e in luce si tramuterà. O sublime residuo! Intangibile essenza! Tu sola, arida polvere, non patirai l’oltraggio dei viventi. In te forse, in quel soffio di cenere superstite, è la prova dell’anima, il segno indistruttibile dell’immortalità.