Il carro di vetro
Poesia di Giorgio Caproni
Il sole della mattina, in me, che acuta spina. Al carro tutto di vetro perché anch'io andavo dietro? Portavano via Annina (nel sole) quella mattina. Erano quattro cavalli (neri) senza sonagli. Annina con me a Palermo di notte era morta, e d'inverno. Fuori c'era il temporale. Poi cominciò ad albeggiare. Dalla caserma vicina allora, anche quella mattina, perché si mise a suonare la sveglia militare? Era la prima mattina del suo non potersi destare.