Kragujevac, 21 ottobre 1941.
Successe in un paese di contadini
nei montagnosi Balcani:
un gruppo di liceali,
un giorno,
fece una morte da martiri.
Tutti quanti erano nati
nello stesso anno,
tutti i loro giorni di scuola erano uguali,
li portavano tutti assieme
alle stesse celebrazioni,
li avevano vaccinati tutti contro le stesse malattie,
e tutti quanti sono morti lo stesso giorno.
Successe in un paese di contadini
nei montagnosi Balcani:
un gruppo di liceali,
un giorno,
fece una morte da martiri.
Cinquantacinque minuti
prima di morire
quel gruppetto di liceali
erano tutti seduti ai banchi di scuola.
A risolvere tutti gli stessi
difficili problemi:
“Quanto percorre un viaggiatore a piedi…”,
e così via.
Avevano la testa piena
degli stessi numeri,
e sui quaderni che avevano in cartella
c'erano non si sa quanti voti senza senso,
quattro, sette, nove…
E si pigiavano nelle tasche
una manciata di sogni tutti uguali,
e di segreti tutti uguali,
il patriottismo, l'amore…
E tutti quanti immaginavano
di correre per tanto tempo,
di correre per tantissimo tempo
sotto il cielo azzurro,
prima di finire
tutti i compiti del mondo.
Successe in un paese di contadini
nei montagnosi Balcani:
un gruppo di scolari,
un giorno,
fece una morte da martiri.
Intere file di ragazzi
si presero per mano
e dall'ultima ora in classe a scuola
andarono in pace alla fucilazione,
come se la morte non fosse niente.
Intere file di amici
ascesero alla stessa ora
alla loro dimora eterna.