Treni
Poesia di Antonia Pozzi
A notte un lento giro d’ombre rosse alle pareti avviava i treni: tonfi cupi d’agganci al sonno si frangevano. E lavava lieve la corsa della pioggia il fumo denso ai cristalli: sogni s’aprivano continui, balenanti binari lungo un fiume. Ora ritorna a volte a mezzo il sonno quel tuonare assurdo e per le mute vie serali, ai lenti legni dei carri e dentro il sangue chiama lunghi fragori – e quell’antico ardente spavento e sogno di convogli.