Al plurale
Poesia di Virna Chessari
Benedetta tristezza, improvvisa come l’allegria. Vestimi! Di baci e carezze, che non chiedono, né pretendono, di dolore e compassione, sacri, come la notte. E del buio tutto ti racconterei, della mia ansia di sapere e possedere, di quel torrente di stelle che solo tu riuscivi a vedere. “Cosa è l’Amore?”, chiedevi. “Una goccia di cielo fra i capelli”, rispondevo. Ma è stato tanto tempo fa. E vicina, vicina io ti sento.