Dio, come posso concepire l'ora, la tua…
Poesia di Rainer Maria Rilke
Dio, sei grande! Dio, come posso concepire l'ora, la tua quando per darle perfezione e forma nello spazio innanzi a te ponesti la parola? Per te il niente era una ferita e la curasti creando il mondo. Ora si rimargina piano fra noi. E giacché gli anni hanno risucchiato le molte febbri dell'infermo già sentiamo, ed è un mite battito, il cuore sereno dell'orizzonte. Siamoo adagiati sul nulla, siamo il suo balsamo fasciamo ogni squarcio, ma tu diventi sempre più vago all'ombra del tuo volto.