In cul lo voglio. Mi perdonerai
Donna, io non vuò far questo peccato,
Perche quest’è sol cibo da prelato,
Ch’anno il gusto perduto sempremai.
Deh mettil quà: Nol farò: Tu il farai
Perche non s’usa più dall’altro lato,
Id est in potta, ed oggidi è più grato
Il cazzo dietro, che dinanzi assai.
Da voi voglio lasciarmi consigliare
Il cazzo è vostro, or se vi piace tanto
Come cazzo gliavete a commandare:
Io l’accetto, è già mio: spingi da canto
Più sù più giù, ei va senza sputare,
O cazzo buon compagno, o cazzo santo!
Toglietel tutto quanto,
L’ho tolto dentro più che volentiere,
Ma s’ei vi stasse un anno, o bel godere!