Beatitudine
Poesia di Gabriele D'Annunzio
"Color di perla quasi informa, quale conviene a donna aver, non fuor misura". Non è, Dante, tua donna che in figura della rorida Sera a noi discende? Non è non è dal ciel Betarice discesa in terra a noi bagnata il viso di pianto d'amore? Ella col lacrimar degli occhi suoi tocca tutte le spiche a una a una e cangia lor colore. Stanno come persone inginocchiate elle dinanzi a lei, a capo chino, umíli; e par si bei ciascuna del martiro che l'attende. Vince il silenzio i movimenti umani. Nell'aerea chiostra dei poggi l'Arno pallido s'inciela. Ascosa la Città di sé non mostra se non due steli alzati, torre d'imperio e torre di preghiera, a noi dolce com'era al cittadin suo prima dell'esiglio quand'ei tenendo nella mano un giglio chinava il viso tra le rosse bende. Color di perla per ovunque spazia e il ciel tanto è vicino che ogni pensier vi nasce come un'ala. La terra sciolta s'è nell'infinito sorriso che la sazia, e da noi lentamente s'allontana mentre l'Angelo chiama e dice:"Sire, nel mondo si vede meraviglia nell'atto, che procede da un'anima, che fin quassù risplende".