La casa è distrutta. A fiotti l’acqua
Sgorga dalle condutture.
Sul selciato masserizie ammucchiate,
La casa è come un morto sezionato.
La soffitta è bruciata. Come sipario
La facciata si è mossa.
Lungo i piani s’è divisa in tre,
La vita nelle dimore si mostra.
Nella casa ce ne sono tante.
In una più in basso un pianoforte.
Frammenti di note sui ripiani,
La maschera di Liszt a una parete.
In un’altra una veduta diversa:
Parati di colore sgargiante,
Un samovar rovesciato…
Là il cuore della casa, qui l’interno.
E sulle cose – una vecchia smorta
E un giovane non più fresco di lei.
La prima volta che siedono insieme,
Inquilini di piani diversi!
Adesso tutta la loro vita segreta
E’ svelata. Appare ogni peccato…
In ogni caso la bomba è democratica:
Con una sola disgrazia rende tutti uguali!